Il testo della lettera che ho inviato al Vescovo di Ventimiglia – San Remo, S.E. Mons. Antonio Suetta.
Eccellenza Reverendissima,
con queste poche righe, sento il dovere di ringraziarLa personalmente per la sua forte presa di posizione in merito all’indecoroso spettacolo offerto martedì scorso dalla televisione di Stato in apertura di uno dei programmi di punta del suo palinsesto, il Festival di Sanremo.
La performance dell’artista in questione ha provocato, in molti, profonda indignazione e mortificazione.
Già lo scorso anno, invero, lo stesso aveva osato “esprimere” la sua “presunta arte” attraverso immagini blasfeme. Ancora più intollerabile, quest’anno, la predisposizione di un progetto che, partendo dal titolo stesso della canzone e giungendo alla dissacrante esibizione, ha inteso, come da Lei evidenziato, offendere la religione e prima ancora la dignità dell’uomo.
Preoccupa anche me la “grave deriva educativa” che minaccia i nostri figli, ma il Suo intervento mi conforta, perché dà forza a tutti quei genitori ed educatori che sentono la necessità di dire basta a simili prese di posizione che si fanno strada con l’arroganza di chi si sente portatore di libertà. Non sapendo, ahimè, che la vera libertà è ben altra cosa.
E se è vero, come ha simpaticamente Lei citato, che “Il raglio dell’asino non sale al cielo”, è altrettanto vero che, come diceva S. Agostino:
“Sono tempi difficili, sono tempi opprimenti, sono tempi preoccupanti.
Vivi correttamente e cambierai i tempi.
I tempi non hanno mai fatto male
A nessuno.
Quelli a cui si fa del male
Sono gli esseri umani.
Cambia dunque gli esseri umani
E i tempi cambieranno”.
Oggi Lei ci ha incoraggiato e aiutato a cambiare i tempi, e di questo non possiamo che dirLe GRAZIE!
Con sensi di stima.
Valentino Colosi