Gli articoli 2 e 3 del ddl Zan estendono le pene previste dall’art. 604 bis e ter del codice penale anche a chi istiga a commettere o commette atti discriminatori per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere o sulla disabilità; le pene previste consistono nella reclusione fino ad 1 anno e 6 mesi o nella multa fino a 6000 euro. Per gli stessi motivi è previsto che chi istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza è punito con la reclusione da 6 mesi a 4 anni. Pena aumentata da 1 a 6 anni per gli organizzatori di associazioni, movimenti o gruppi aventi trai i propri scopi l’incitamento alla discriminazione o alla violenza per i medesimi motivi sopra indicati.

  • Chi commette atti discriminatori di qualsivoglia natura è già suscettibile di incriminazione.

Tuttavia, mi domando:

  • La manifestazione di una idea può costituire ipotesi di reato? Può il diritto penale essere ancorato alle idee, o dovrebbe, piuttosto (con le dovute, ma tassative eccezioni), punire il fatto?

Assegnare rilevanza penale ad un’idea, a un modo di pensare e alla sua manifestazione esterna comporta un rischio liberticida per la società, perché va a minare i presupposti del vivere insieme degli uomini” Cfr. Legge Omofobia perché non va, a cura di ALFREDO MANTOVANO, pag. 49.

In caso di approvazione del ddl Zan:

  • potrebbe essere considerato discriminatorio affermare il principio della differenza fra maschile e femminile, in antitesi all’ideologia gender;
  • si potrebbe incorrere in una sanzione penale per il solo fatto di affermare l’idea che un bambino, per un sano ed equilibrato sviluppo psicofisico, debba avere un padre e una madre;
  • si potrebbe essere penalmente sanzionati per aver espresso il convincimento che due uomini o due donne non possono concepire un essere umano o che la maternità surrogata possa ledere la dignità delle donne e dei bambini.

Punire chi la pensa così significherebbe rispondere alle discriminazioni con altre discriminazioni e introdurre pericolose idee di supremazia che contrastano con quelle di libertà.

In passato tentativi simili confluirono nelle leggi razziali contro gli ebrei.