Chi siamo? Da dove veniamo?

Vi siete mai posti questa domanda? Se sì, chi vi ha aiutato a rispondere? La vostra curiosità? I libri? I nonni?

E se fosse la scuola a costruire l’identità territoriale dei nostri ragazzi?

Sembra banale e persino scontato, eppure il più grande vuoto che riscontro nelle nuove generazioni riguarda, per l’appunto, la conoscenza del proprio paese. Si studia la rivoluzione francese, non si conosce la storia locale. Si imparano a memoria le capitali del mondo, mentre i borghi vicino casa restano perfetti sconosciuti.

Cosa accadrebbe, invece, se i nostri figli, accanto alle materie tradizionali, studiassero anche il territorio in cui vivono?

La risposta non bisogna cercarla chissà dove, ma a San Filippo del Mela. Chiedetelo ai ragazzi, ai genitori, ai docenti, alle associazioni locali. Chiedetelo a loro e vi risponderanno con i fatti. Vi racconteranno le origini e i simboli del paese, saranno in grado di condurvi per borghi e contrade, riconoscendo uno ad uno ogni elemento architettonico, ogni fontana, ogni Chiesa. Sapranno argomentare sull’economia, sull’ecologia, sulla cultura. Ciò, grazie al progetto “Abitare il Paese”, che ormai da alcuni anni vede impegnati docenti e studenti di tutto l’Istituto Comprensivo, ma in particolare della scuola media Enrico Fermi, in un attento lavoro di scoperta e studio della realtà locale. Negli anni il progetto è cresciuto, arricchendosi di interazioni e collaborazioni, tra cui quelle con l’Amministrazione comunale e con alcune associazioni del luogo. E se in futuro vi capiterà di sfogliare una brochure multimediale su San Filippo del Mela, consultabile da smartphone attraverso QRcode e traducibile simultaneamente in lingua inglese, francese o spagnolo, non stupitevi, piuttosto congratulatevi con i ragazzi e i loro docenti, che ne sono gli autori! Se invece desiderate trascorrere qualche momento piacevole, recatevi presso l’ex Municipio di San Filippo del Mela, dove fino al 30 giugno sarà possibile visitare la mostra fotografica “Abitare il paese: emozioni, sensazioni, idee”, curata dalle classi terze della scuola secondaria di primo grado. Scoprirete scorci di paese che probabilmente non avete mai osservato e potrete ammirare il talento dei nostri giovani fotografi.

Ritengo che non ci possa essere conclusione migliore per questo difficile anno scolastico ancora una volta condizionato dalla pandemia, che ha costretto i ragazzi, per diverso tempo, a stare a casa dietro uno schermo, oppure in classe nel più rigido rispetto dei protocolli di sicurezza. Se da un lato le restrizioni hanno impedito la realizzazione di numerose iniziative nel territorio, dall’altro non sono comunque mancate le soddisfazioni e le occasioni in cui gli studenti hanno continuato a distinguersi, vincendo premi e ottenendo riconoscimenti importanti.

Ed ora che l’estate incalza e con essa avanza lo spirito delle vacanze, posso solo congratularmi con tutti coloro che hanno consentito che questo difficile anno scolastico potesse svolgersi al meglio: il dirigente scolastico e i suoi collaboratori, i docenti, il personale delle scuole di ogni ordine e grado.

Gli stessi sensi di riconoscenza non possono che estendersi, anche, ai genitori, pazienti e coraggiosi, ma soprattutto ai veri protagonisti: gli studenti.

Il futuro vede la scuola sempre più al centro del territorio, soggetto attivo che agisce e interagisce. E allora, continuiamo a valorizzare i nostri studenti, a celebrarli e premiarli, ma soprattutto coinvolgiamoli nei progetti! Continueranno a stupirci, come hanno fatto finora i giovani filippesi.

A coloro che, giunti alla fine del percorso di studi, sono prossimi agli esami, non posso che augurare di rendere al meglio delle proprie capacità e possibilità, raggiungendo i traguardi auspicati.

Buone vacanze a tutti. Arrivederci a settembre.